Come
difendersi da truffe e raggiri. (Consultate anche la sezione Consigli
Utili per altre informazioni)
TRUFFE
E RAGGIRI: COME EVITARLI
Ladri e truffatori prendono di mira le persone, spesso anziane, più
indifese, sole e bendisposte verso gli altri; conoscere i trucchi più
comuni utilizzati può essere opportuno.
Sul sito della Polizia di Stato - www.poliziadistato.it
- sono disponibili una serie di consigli e informazioni utili.
I
consigli della Polizia contro le truffe agli anziani
1. Non aprite la porta di casa a sconosciuti, anche se vestono una uniforme
o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità.
2. Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati
mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi.
Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo.
3. Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento
delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente.
4. Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili
guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il
vostro libretto della pensione, anche se chi vi ferma e vi vuole parlare
è una persona distinta e dai modi affabili.
5. Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un
ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei
giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate.
6. Se avete il dubbio di essere osservati, fermatevi all’interno
della banca o dell’ufficio postale e parlatene con gli impiegati
o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale
per strada, entrate in un negozio o cercate un poliziotto, ovvero una
compagnia sicura.
7. Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio
postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi
distrarre.
8. Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi
insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che
vi ha consegnato.
9. Quando utilizzate il bancomat usate prudenza: evitate di operare
se vi sentite osservati.
10. Per qualunque problema e per chiarirvi qualsiasi dubbio,
non esitate a chiamare il 113.
Saremo felici di aiutarvi!
Le
truffe più ricorrenti
Ricontrollare i soldi
Alcuni tipi di truffa hanno come condizione iniziale che la vittima
sia appena stata in banca o alla posta a ritirare dei soldi. Succede
spesso che una persona anziana dopo aver fatto un prelievo venga seguita
da qualcuno che, poco dopo, gli si presenta come funzionario di banca.
In genere, il finto funzionario suona al campanello di casa dicendo
che potrebbe esserci stato un errore, che è necessario verificare
il numero di serie delle banconote appena ritirate. L’anziano
consegna i soldi e il truffatore, facendo finta di contarli o di controllarli,
li sostituisce con banconote false.
Per questo, ricordatevi: nessun funzionario di banca vi cercherà
mai a casa per controllare le banconote o i numeri seriali.
Ripulirti la giacca
Ancora più diffusa e più vecchia è la truffa del
gelato o del caffè sulla giacca. Sono, nella maggior parte dei
casi, donne con bambini, ma a volte anche ragazzi, con il gelato o con
un caffè in mano che vi urtano facendovelo cadere sulla giacca.
Poi, con la scusa di ripulirvela, ve la fanno sfilare e vi rubano il
portafogli.
False
pietre preziose
Una delle truffe più ricorrenti. Un signore, di aspetto rassicurante
e in genere di mezza età, si finge uno straniero che per una
urgenza deve raggiungere il paese d’origine, ma non ha disponibilità
di soldi liquidi per il viaggio. Ferma una signora per strada e cerca
di vendere un anello o delle pietre preziose che avrebbero un valore
di 7 o 10mila euro. Naturalmente, alla signora in questione li venderebbe
a molto meno. Passa un altro signore ben vestito che dice di essere
un gioielliere con tanto di lente per controllare le pietre; e subito
dopo si offre di comprarle per 5mila euro. Ma lo straniero insiste perché
sia l’anziana signora, normalmente chiamata col nome di battesimo,
a comprarle. E spesso riesce a convincerla facendosi dare2/3mila euro.
Falsa
beneficenza
Un signore ben vestito, 50/60 anni circa, a volte con accento straniero,
si finge un medico o un rappresentante di una casa farmaceutica alla
ricerca di un deposito per effettuare una donazione di medicinali a
scopo di beneficenza. Ferma un signore per strada, normalmente in quartieri
borghesi, chiedendo informazioni su questo deposito: il signore ovviamente
non sa niente. Passa un altra persona che fa finta di sapere dove sia
il deposito, ma dice che è stato chiuso. La donazione allora
può avvenire solo tramite notaio, ma serve un anticipo in denaro
che la persona incaricata della beneficenza non ha a disposizione in
quel momento. L’anziano fermato per strada viene convinto che
può contribuire alla beneficenza ricavando anche una percentuale
se fornisce il denaro che serve per il notaio. Viene accompagnato a
ritirare una discreta cifra (anche qualche migliaio di euro) e poi fatto
salire sull’auto insieme ai due ‘compari’ per andare
dal notaio. Durante il tragitto, i truffatori si ricordano che sicuramente
servirà una marca da bollo. Si fermano davanti a un tabaccaio
e chiedono alla vittima di andare a comprarla. Appena il truffato scende,
naturalmente, fuggono.
Falsa
eredità
Stessa procedura per quanto riguarda una falsa eredità da consegnare.
Un signore cerca un vecchio amico cui dovrebbe consegnare del denaro
relativo a un’eredità. Ferma una persona
anziana per chiedere informazioni su quell’amico, ma nessuno sa
niente finché un passante, complice del truffatore, si ferma
e dice che quella persona è morta. L’unica soluzione è
il notaio, ma serve l’anticipo.
Falsi
debiti
L’anziano viene spesso seguito dopo essere uscito dalla Posta
o dalla Banca e viene avvicinato da una persona che riuscendo ad estorcere
un nome di un nipote o un figlio, sostiene di dover essere pagato per
computer o altri oggetti plausibilmente usati dalle giovani generazioni.
Per evitare di fare brutta figura serve l’immediato pagamento.
Falsi
funzionari Inps, Enel o Inpdap
Si presentano alla porta di persone anziane con la scusa di dover controllare
la posizione pensionistica o contributiva; o ancora per controllare
il contatore del gas, della luce ecc. In realtà, raggirano le
persone, facendosi consegnare soldi o sottraendo beni o altre cose di
valore. Ricordatevi che prima di fare dei controlli nelle case gli Enti
affiggono avvisi nel palazzo. Per quanto riguarda i le persone che suonano
alla porta, spacciandosi per funzionari di società o enti di
servizio, è importante farsi dare gli estremi: nome, cognome
e numero di tesserino e chiamare l’ente di appartenenza per verificare.
Se ciò non bastasse e si continua ad avere il dubbio, bisogna
condividerlo con la Polizia, chiamando il 113.